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Piratessa

Nautor's Swan - Classe One Ton Cup
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Cantiere: Nautor's
Costruzione: 1974
Matriale: VTR
Disegno S&S: 2167
Lunghezza f.t.:
11.66 m
Lunghezza al gall.:
8.53 m
Larghezza:
3.53 m
Immersione:
2.00 m
Dislocamento:
8500 kg
Zavorra:
3718 kg
Superficie Velica: 76.00 mq
Randa: 23,8 mq.
Genoa (150%): 53,4 mq
Spinnaker: 128 mq
Motore: Yanmar 38 HP
 
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Lo Swan 38 è un III Classe trasformabile in One Tonner che riprende in piccolo tutti i temi abituali della Nautor: raffinatezza, pignoleria ed estrema ricercatezza nelle finiture. Le linee di coperta sono quelle classiche degli Swan; le soluzioni non esulano dal classico e dal super-collaudato. Un rapido sguardo ai piani di costruzione della barca e ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un classico progetto di Stephens; la linea di coperta è pulita e filante,gli slanci della carena non sono tanto accentuati, in omaggio alla tendenza degli anni '70 che cerca di riunire le masse attorno al baricentro. Così facendo si riduce, a parità di dislocamento, il momento di inerzia e quindi il periodo di beccheggio.

La costruzione dello scafo è in vetroresina; la coperta interamente rivestita in teak, materiale che domina anche negli interni; il bulbo è in lega di piombo e antimonio, assicurato con bulloni in acciaio inox. L'esperienza di Stephens, unita alla grande pratica in costruzioni navali della Nautor ha suggerito quei piccoli particolari che fanno dello Swan '38 una barca completa e sofisticata. L'armamento è a sloop in testa d'albero.

L'albero è in lega di alluminio a sezione ovale. Anteriormente porta la rotaia per l'attacco dei tangoni, in lega d'alluminio a sezione tonda, che trovano alloggio in coperta in due scanalature ai lati della tuga in modo da formare un tutt'uno con la coperta. Pure in lega di alluminio è il boma a sezione tonda con tesabugne a maniglia per smagrire la randa. Ogni particolare è curatissimo, costruito appositamente dal cantiere per questa barca.

Paragonare gli interni dello Swan 38 ad un salotto è poca cosa, in quanto la cura dei particolari, lo spazio sapientemente sfruttato e suddiviso suggeriscono un paragone con un mobile d'arte. In effetti, appena sotto coperta si ha l'impressione di entrare in un luogo creato non solo per ospitare l'equipaggio ma anche per proteggerlo, rilassarlo e servirlo mettendogli a disposizione soluzioni e attrezzatura di lusso.

Sotto la scaletta trova posto il motore, completamente insonorizzato, sulla destra il gruppo cucina con lavello, ghiacciaia e stipetti, a sinistra il tavolo da carteggio con il quadro degli strumenti e al centro della dinette il tavolo con due divani trasformabili e due cuccette per il navigatore, poi la paratia dietro la quale si nasconde l'albero.

La toilette con doccia, W.C. e lavello è sulla sinistra di fronte all'armadio per le cerate, a prua la cabina di servizio (tipica di tutti gli Swan) con due cuccette in tubolare asportabili, solitamente adibita a cala vele, in comunicazione con la coperta per mezzo di un largo boccaporto Goiot da dove è possibile passare i sacchi vele.

A poppa la cabina ospita una cuccetta doppia e una singola. Una grande dote della barca è l'estrema luminosità degli interni. Fuori, in pozzetto, lo spazio è ristretto, anche a causa della colonnina del timone a ruota con la chiesuola per la bussola. Il tutto è un po' ingombrante e l'equipaggio in manovra non ha molto spazio. Nel 1976 lo Swan 38 costava 243.000 marchi finlandesi (circa Lire 43.000.000) con la dotazione standard prevista dal costruttore nelle sue specifiche di costruzione (un capitolato molto dettagliato in cui inoltre sono specificate molte caratteristiche costruttive, inerenti lo scafo, le ferramenta e le chiodagioni, la zavorra, le paratie, l'attrezzatura, l'equipaggiamento, la falegnameria - voce notevolmente ricca di dettagli - le vernici, la meccanica - la propulsione -affidata ad un entrobordo diesel costruito dalla Bukh, un bicilindrico raffreddato ad acqua di mare, che eroga 20 HP a 3000 giri al minuto (24 nella versione più moderna a iniezione diretta) - l'impianto elettrico, l'alberatura, le manovre, l'attrezzatura di coperta).

Trattandosi di uno Swan, non si può fare a meno di pensare al Sayula, che partecipò alla prima Whitebread, regata intorno al mondo, alla barca cioè che corre con sicurezza, accessoriata e carica di tutto punto. La politica del cantiere finlandese era infatti quella di non sacrificare il comfort per la velocità. Le miglia fatte dai vari Swan in tutti i mari ed in qualsiasi condizione, testimoniano appieno delle doti marine di questa filosofia costruttiva.

Per quanto riguarda specificatamente lo Swan 38sono da sottolineare la prontezza con cui la barca risponde al timone, e le doti della carena, provate dall'ottimo angolo di bolina che lo scafo consente senza perdere velocità. Alle andature portanti, sono buone la stabilità e l'assenza di noiosi movimenti di rollio; il dislocamento pesante (pur tenendo conto della riduzione degli slanci) ed il notevole pescaggio comportano invece un elevato momento d'inerzia ed imprimono allo scafo un ampio e lento beccheggio. Del resto solo il dislocamento pesante permette di ottenere scarse riduzioni di prestazioni al variare del moto ondoso e quindi velocità medie interessanti.

Navigando su queste barche si ha una sensazione di padronanza, di completo controllo, tale da invogliare ad osare sempre di più, di andare sempre più avanti nella sicurezza più completa: una sensazione che sicuramente ben conoscono tutti quelli che hanno messo i piedi a bordo di barche come questa.

Lo Swan 38' è una bella barca, con buone prestazioni; comodissima per la crociera, è riservata ad una clientela raffinata e competente. Piacciono le sue linee aggressive, soddisfano esteticamente e tecnicamente le sue soluzioni definitive, si rivelano funzionali le sue dotazioni standard offerte dall'esperto costruttore. Infine non si possono dimenticare gli exploit di questi scafi finlandesi in regate internazionali.

Il 38, con le sue 116 unità varate, è la barca costruita nel maggior numero di esemplari dalla Nautor. Disegnata nel 1973 da Sparkman & Stephens, è rimasta in produzione presso il cantiere finlandese dal 1974 al 1978, e si è terminato di costruirla solo perché la filosofia della Nautor è che uno stampo, per mantenere le caratteristiche di perfezione desiderata, non possa essere utilizzato per più di un dato numero di volte. Ha delle doti marine eccellenti e, soprattutto, in navigazione è di ineguagliabile bellezza ed eleganza.

 
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